Tempo di sola percorrenza/navigazione 3h (gita intera giornata)
L'itinerario parte dalla nostra sede, percorre il Canale di Cannaregio di Venezia, usciti dal quale si punta verso il cimitero di San Michele e Murano, l’isola delle fornaci nota in tutto il mondo per la plurisecolare attività artigianale di produzione del vetro. L'isola è dominata da un maestoso faro di allineamento che punta il mare e guida ancor oggi le navi in entrata nella bocca di porto di Lido.
Oltre il Canal Bisatto ci sono varie piccole isole come San Giacomo in Paludo e Madonna del Monte, attualmente in stato di abbandono. Tutta la zona è caratterizzata da un ambiente di barene, colonizzato dalle tipiche specie di piante : il limonio, la salicornia e la spartina, che colorano di viola il paesaggio.
Si passa quindi per Mazzorbo, con la Chiesa di Santa Caterina risalente al 300. L'isola è conosciuta per i graziosi ristoranti che si affacciano sulla laguna. Si raggiunge quindi Burano, che vi accoglierà con il suo campanile storto e la giocosa tavolozza di colori che le case buranelle formano sllo sfondo delle montagne del Cansiglio. L'isola è famosa per l’arte del merletto, per la pesca e per i tipici biscotti buranelli. Consigliata qui una tappa per la degustazione del pesce. Di fronte a Burano, spunta Torcello, che testimonia con i suoi Monumenti la nascita della presenza umana in laguna.
L'itinerario prosegue verso l'isola di San Francesco del deserto, riconoscibile dai numerosi cipressi che la ricoprono, abitata fin dal 1230 dai Frati Minori (oggi in numero esiguo) e dove la tradizione ritiene che San Francesco d’Assisi sia passato nel 1220. Esisteva già ai tempi Romani ed è raggiungibile solo con mezzi privati. Avvolta in una affascinante atmosfera, merita la sosta e possibilmente la visita guidata da un frate.
La navigazione continua in direzione Lazzaretto Nuovo, dove persone e merci trascorrevano i periodi di quarantena ai tempi della Serenissima. A poca distanza, S. Erasmo, l'isola degli orti: un inaspettato ritaglio di campagna in mezzo all'acqua. Sulla punta dell'isola si distingue l'imponente Torre Massimiliana, un forte a pianta circolare innalzato a difesa del porto ai tempi della Serenissima. Un bar e una tipica trattoria per degustare gli ortaggi dell'isola sono vicino alla piccola spiaggia.
Si continua sfiorando il famoso Forte S. Andrea, parte del sistema difensivo della laguna di Venezia. Nel bastione erano collocate otto cannoniere e da ogni arco nelle mura sbucava a pelo d’acqua un pezzo d’artiglieria per colpire sui fianchi le navi nemiche. Si farà quindi ritorno passando tra il parco dell'isola della Certosa e l'isola delle Vignole, per poi costeggiare le mura merlate dell'Arsenale di Venezia e rientrare.